Quanti tipi di Tarocchi ci sono? E funzionano?

Un cartomante può decidere di affidarsi a un mazzo di Tarocchi in particolare poiché si sente più affine ad esso; sono tanti infatti quelli tra cui scegliere, tutti ugualmente validi. Ma allora quanti tipi di Tarocchi ci sono? Proviamo a vederne qualcuno e ad analizzarne caratteristiche e particolarità che comunque, ricordiamo, solo la bravura del cartomante saprà cogliere appieno.

Dai Tarocchi più comuni a quelli più rari

Il mazzo di Tarocchi più utilizzato è certamente quello Marsigliese. Le carte si presentano molto colorate con figure chiare e rappresentative. Il loro nome deriva dalla città francese che li ha prodotti per secoli. Il mazzo dei tarocchi di Marsiglia è composto da 78 carte che comprendono gli Arcani maggiori e gli Arcani minori i quali formano due gruppi; il primo, di 56 carte suddivise nei tipici quattro semi italiani bastoni, spade, coppe e denari; e il secondo di 21 trionfi più la carta de “il matto”.

Tra gli altri tipi possiamo trovare i Tarocchi Rider-Waite, molto diffusi soprattutto nel nord Europa e caratterizzati come i primi da figure molto colorate ma più esplicite nella loro simbologia; i Tarocchi egiziani sono forse i più affascinanti; essi rievocano  l’atmosfera del loro paese di origine, ma richiedono una buona capacità interpretativa da parte del Cartomante.

I Tarocchi Visconti, vere opere d’arte, risalgono al XV secolo e le loro figure sembrano davvero dei quadri che riflettono perfettamente l’arte dell’epoca; quelli della Golden Dawn sono nati agli inizi del ‘900 grazie all’omonimo ordine esoterico inglese. Anche questi sono di difficile interpretazione per le figure allegoriche enigmatiche e misteriose.

I Tarocchi di Crowley li dobbiamo ad Aleister Crowley, mago e occultista inglese vissuto dal 1875 al 1947. Egli ha ideato queste carte dal grande significato esoterico e simbolico rappresentando le sue visioni personali; si basano sul mondo della magia, dell’astrologia, dell’alchimia, della cabala, delle leggende e della mitologia dell’Antico Egitto.

Per chiudere questa breve carrellata vediamo infine i Tarocchi Universali di Wirth, i quali sono semplici e intuitivi e composti solamente dagli Arcani Maggiori; nati nel ‘900 per merito di Oswald Wirth, guaritore, ermetista, astrologo e grande occultista.

La magia delle carte

Abbiamo visto che ci sono tanti tipi di Tarocchi nati nei secoli; alcuni sono giunti invariati fino a noi oggi, altri nel tempo sono caduti in disuso. In ogni caso però la loro magia resta la stessa; tutti sono in grado di parlarti del futuro e  di chiarire eventuali aspetti del passato e del presente per te oscuri. Ma perché ne esistono tanti tipi?

I Tarocchi in origine erano utilizzati come un semplice  gioco di carte; le cose sono cambiate nel corso dell’Ottocento, quando si è giunti alla convinzione che essi fossero in realtà qualcosa di più.

Per questo è nata  l’esigenza di rendere maggiormente evidente la simbologia esoterica presente su di essi, le allegorie. Ecco spiegato perché ci sono innumerevoli raffigurazioni che possiamo trovare sui Tarocchi.

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